SUGGERIMENTI E PROPOSTE A SEGUITO CONFERENZA DI VAS PER VARIANTE AL PGT 2025

Rigenerazione urbana 

Lo scopo principale della rigenerazione urbana, in particolare all'interno di un PGT (Piano di  Governo del Territorio), è quello di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane, attraverso il  recupero di spazi dismessi o sottoutilizzati e la riqualificazione degli edifici con azioni mirate alla  sostenibilità ambientale e sociale. Questa variante al PGT dimentica però completamente  quella parte del patrimonio residenziale pubblico degradato, su cui da troppo tempo attendiamo  che si intervenga. L’Amministrazione attuale è a conoscenza delle pessime e non più accettabili  condizioni in cui si trovano questi immobili. Chiediamo che si individuino specifici Ambiti di  Rigenerazione Urbana volti non solo a facilitare gli indispensabili interventi di manutenzione  straordinaria ma pure a rendere quegli spazi vivibili e socialmente attraenti e aggregativi.  Suggeriamo infine di includere ulteriori ambiti rigenerativi in cui gli aspetti culturali e sociali  siano determinanti per favorire il coinvolgimento della comunità e per promuovere la  partecipazione attiva, mediante patti di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, per la  gestione di beni di utilità collettiva. Ci riferiamo per esempio ad aree verdi abbandonate che  potranno essere riqualificate per creare, gestire e curare giardini, orti urbani e al museo diffuso  del mobile. Solo in questo modo si potrà recepire per intero il principio di sussidiarietà, anche la  parte cosiddetta “orizzontale”, introdotto nel 2001 nella nostra Costituzione. Tale principio è  disciplinato dall’art.118, ultimo comma che dispone che: “Stato, Regioni, Città Metropolitane,  Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo  svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.” 

Edilizia residenziale pubblica e sociale. Verifica degli effettivi bisogni abitativi dei  residenti 

Nel Documento di Piano non c’è alcun cenno di politiche per l’edilizia residenziale pubblica e  sociale come pure per l’accoglienza transitoria, l’housing sociale a fronte di un palese disagio  se non di reale emergenza abitativa. Chiediamo che si colmi questa significativa e colpevole  assenza. A Meda non mancano certamente famiglie che si trovano in difficoltà a sostenere costi  per loro proibitivi per l’acquisto o l’affitto della casa. Il loro numero, se non già a conoscenza  dell’Amministrazione, si può facilmente dedurre dall’analisi degli ISEE ordinari presentati, che  costituiscono il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali  agevolate, e dalle richieste di aiuto pervenute ai Servizi Sociali o ai centri di assistenza dei  Patronati. E’ urgente una volta stimato il fabbisogno di alloggi a costi contenuti sia in locazione  che in vendita, procedere con soluzioni che potranno essere realizzate grazie ad una serie di  agevolazioni di natura pubblica (sgravi fiscali, contributi, agevolazioni urbanistiche) dirette o  indirette. La sostenibilità economica di questi interventi è perseguita anche grazie alla  particolarità dell’offerta che si rivolge a destinatari con diverse possibilità di spesa. All’interno del  medesimo progetto, infatti, può essere presente una quota ERS in locazione a termine, una  quota in affitto a riscatto o patto di futura vendita, una quota in vendita convenzionata e anche  una quota destinata a bisogni speciali, come anziani o studenti. Chiediamo anche di dare  attuazione in via prioritaria al progetto di riqualificazione dell’edificio ex CFP destinato a questi  scopi.


Indifferenza funzionale e zone miste 

Chiediamo che l’obiettivo della rigenerazione urbana e della conversione del patrimonio  sottoutilizzato avvenga comunque dando indicazioni più stringenti per la trasformazione, in  particolare dalle destinazioni produttivo / servizi alla destinazione residenziale, governando il  superamento delle aree miste (zona San Giorgio) creando servizi e accorpando funzioni in  modo da dare coerenza negli interventi in una visione complessiva. Queste indicazioni  dovranno essere prescritte dalla Variante al PGT in modo da divenire criterio di orientamento  per operatori e uffici. 

Ambito di rigenerazione territoriale ART2 di via Conciliazione 

Questo nuovo ambito consiste in una residua area adibita ad attività estrattiva prima e  successivamente di stoccaggio e lavorazioni di inerti, e in una più consistente, dopo decenni di  abbandono, boschiva. Chiediamo che nell’operazione di modifica delle funzioni originarie si  tenga conto dell’avvenuta trasformazione tuttora in corso ponendo particolare attenzione, nel  progetto che andrà a definirsi, alla presenza dell’adiacente area di proprietà comunale in parte  boschiva e in parte destinata a partire dal 2015 al progetto di iniziativa popolare degli Orti  Condivisi che dell’intero lotto si è fatto promotore e garante nella realizzazione, gestione e cura. 

Chiediamo che si tenga in considerazione anche la sopracitata naturalizzazione avvenuta con  la crescita arborea su una superficie che si può a pieno titolo considerare a Bosco, rientrante  nei parametri di ampiezza di 2000 mq e larghezza di 25 mt così come definito all’art. 42 della  L.R 31/2008 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo  rurale)

Auspichiamo pertanto che l’eventuale costruito si ponga ai margini delo spazio, verso la via  Conciliazione. 

Ambito di rigenerazione territoriale ART1 di via Santa Maria + via Busnelli Considerando la non contiguità delle due aree ora accorpate e considerando che gli interventi  rigenerativi sugli stessi devono tenere in considerazione la loro storia, localizzazione e utilizzo,  per l’area in via Santa Maria (ex Fornaci) all’interno del Parco Regionale Groane-Brughiera con  edifici di archelogia industriale e di storia dell’attività produttiva mentre per l’area di via Busnelli  di proprietà comunale con un uso quale campo da calcio (vecchio stadio comunale), si  suggerisce di tenere separati gli ambiti affinchè siano per esse definite adeguate e compatibili  possibilità di intervento. 

Piano delle Regole 

Riteniamo che le ampie possibilità di demolire e ricostruire ovunque gli edifici modificandone  sagome e sedime presentate nella variante al Piano delle Regole vadano regolamentate e  circoscritte. Chiediamo che si debba ricorrere a questa soluzione solo quando non sono  praticabili alternative che garantiscano l’effettivo miglioramento delle prestazioni ambientali,  ecologiche, energetiche e funzionali specialmente nei casi di patrimonio edilizio dismesso e  ammalorato. 

Mobilità Sostenibile 

Pur non essendo direttamente materia del PGT, si chiede di evidenziare in apposito capitolo la  programmazione, progettazione e realizzazione di una rete ciclabile urbana che colleghi tra  loro i Punti di Interesse (PDI) della vita quotidiana quali scuole, uffici comunali, luoghi culturali e  storici, luoghi di socialità, riprendendo e considerando anche quanto definito nel progetto  GREEN LANE. 

Il fine è quello di incentivare ed innescare l’uso della bicicletta per gli spostamenti brevi (4-5 km)  desaturando una viabilità caotica per la prevalenza dell’auto.  In aggiunta ai punti di interesse della Green Lane già identificati per Meda riguardanti  l’interscambio trasportistico e il patrimonio storico/culturale e ambientale corrispondenti alla  Stazione ferroviaria FNM, alla Villa Antona Traversi + Chiesa di San Vittore, ai Boschi della  Brughiera con la Zoca dei Pirutit e alla Ciclovia Meda-Milano, anche le scuole secondarie superiori quali il liceo M. Curie, l’istituto commerciale Milani, il Centro di Formazione Professionale  Terragni, costituiscono poli scolastici da rendere accessibili alla mobilità lenta.  Altri luoghi collegabili sono gli istituti delle scuole primarie e secondarie dell’obbligo (Anna  Frank, Diaz, Traversi, S. Giuseppe, S.Giorgio, Tre Venezie) così come gli oratori, il centro spor 

tivo, le chiese, il centro anziani, i parchi e le aree verdi etc. 

Priorità degli Interventi Ambientali dei “Fiumi Verdi e della Soglia Blu” Preso atto degli obiettivi del miglioramento ambientale e naturalistico espresso nel PGT con il  "Masterplan" proponente un “Manifesto per la Meda del futuro” dove sono identificati 4 “fiumi  verdi” e una “soglia blu”, si suggerisce e si chiede di definirne un impegno di priorità per la loro  concretizzazione affinché gli stessi non restino pure enunciazioni. 

Tutela ambientale e naturalista e idrogeologica delle aree verdi nelle fasce collinari e  pedecollinari 

Si rende necessario prevedere una maggiore tutela delle aree verdi, sia comprese nel Parco  regionale delle Groane sia esterne, in relazione alle fasce collinari e pedecollinari, rendendole  aree di pregio naturalistico e di rigenerazione ambientale, arborea e faunistica, di ossigenazione  contro l’inquinamento atmosferico e termica contro il surriscaldamento, assicurando un alta  salvaguardia per fini idrogeologici contro il dissesto in ipotesi di eventi estremi sempre più  frequenti. Per tali fini, la variante al PGT deve limitare / eliminare lo sfruttamento di queste aree  di pregio per attività di servizi, fini agricoli e allevamento, fini ludici e commerciali o altro, che ne  alterano il carattere di tutela ambientale. Tali aree devono essere oggetto di progetti di  manutenzione della vegetazione arborea e del sottobosco e dei sentieri da riaprire e monitorare,  investendo e pretendendo dagli enti competenti investimenti per la riqualificazione ambientale.  

Meda, 3 giugno 2025 

I gruppi del Partito Democratico, Sinistra e Ambiente - Impulsi, Lista civica MedaAperta